lunedì 24 novembre 2014

Seppie ultimo atto

A distanza di un anno ritorno a scrivere un post riguardante una delle pesche che riescono ad appassionarmi moltissimo, ovvero la pesca alle seppie dalla barca (per gli sbircioni che vogliono sapere le montature e l'azione di pesca consiglio di andare qui).

La premessa che faccio ai lettori è che quest'anno sfortunatamente per me non è stato un vero e proprio anno di seppie. Ho incominciato la loro ricerca intorno alla metà di Settembre fino ad arrivare ad Ottobre e concludendo il 1° di Novembre.

Le pescate iniziali contavano pochi esemplari, una, due, tre, massimo quattro seppie, con un caso raro di un polpo di 2 kg:


Il mese di ottobre non è stato tra i migliori, ma con l'arrivo del ponte dei morti la pescosità si è ribaltata completamente. La settimana precedente al 3 Novembre mi sono arrivate grandi notizie di grandi pescate! L'ultima volta che sono stato a pescare le seppie, ovvero il primo di Novembre sono partito intorno all'ora di pranzo e sono tornato verso le 17, ovvero il cala sole. Ho preso questi 8 esemplari...

... il 9° è entrato in un ciclo di continue abboccate e slamate ed alla fine è stato trattenuto dal mare, e va bene così... otto esemplari sono più che sufficienti per riempire e far godere i palati.

Al ritorno avevo una canna rotta ed un mulinello che, dopo tante battaglie, si era distrutto!

Dopo questa pescata la stagione della barca, è finita, ma non nego che il desiderio di ritornare a pescare questi splendidi cefalopodi è ancora vivo in me, e l'attesa di tornare ogni anno alla caccia di queste care amiche tentacolute è lunga!
Spero che qualche mio compagno di pesca che tiene sempre la barca disponibile nei pressi del mare mi imbarchi per un'altra battuta alle Sepidae!

Alla prossima,

MemmoFishing

Feniglia Ottobre 2014

Durante una settimana di ottobre, è avvenuto il ritorno alla Feniglia, e questa volta non eravamo solo io e mio babbo, bensì io mio babbo e la mia ragazza!

Lo scopo del viaggio è stato un esame di kayak marino che avrebbe dovuto superare mio babbo, ma sfortunatamente non è andato a buon fine. 
Mentre mio padre sosteneva corsi ed esami di kayak marino, io e la mia ragazza andavamo allegramente a pescare in kayak, ma se vi ricordate bene dal post The Ballad of Trachinus draco and Bothus podas io non possiedo un kayak a due posti. Al ché ho chiesto ad un socio del circolo Arnino di Marina di Pisa, e mio caro amico, il quale ringrazio moltissimo per la sua estrema disponibilità, il prestito del suo kayak: un Malibuo Two XL Fishing ormai fuori produzione, una grandissima imbarcazione per la pesca in kayak (una volta ho avuto modo di provarlo imbarcando ben tre persone, me compreso, e, con un discreto maestrale, ho chiesto se potevano rivolgere le loro gambe in acqua; risultato? Ha mantenuto la stabilità alla perfezione!).

Le pesche che abbiamo fatto io e la mia ragazza dal kayak sono state diverse, ma nessuna ha superato le nostre aspettative, sicché mi limiterò a parlare della pesca a scarroccio.
Il target #1 è stato il rombo, ma non si è assolutamente presentato. I pesci catturati e tutti rilasciati sono stati triglie e pagelli.

Una delle tante triglie

Uno dei tanti pagelletti micro

Unica mormorina 

La mia ragazza mentre guarda un veliero uscente dal porto di Marina di cala Galera 

cala sole...

... rientro dopo un bagnetto post pesca!
Speriamo in una prossima Feniglia molto più produttiva con target più precisi, ma nonostante non siano capitati i pesci delle aspettative, ci siamo accontentati di splendide visioni e girate in kayak abbastanza fuori stagione. Cosa quasi rara!

Alla prossima,

MemmoFishing

Il cavedano ritrovato

Due anni fa vi raccontai la mia consuetudine dei mercoledì pomeriggio invernali: andavo a portare mia sorella a ripetizione di francese e mi recavo nei pressi di un fosso di Pappiana (PI) e là lanciavo in continuazione nell'attesa di fregare un bel cavedano (Squalius Cephalus). I risultati però sono stati sempre molto scarsi. Qualche missile si è lanciato sulle mie esche ma io non sono mai riuscito a ferrarlo come si deve, e per giunta il tempo non era mai stato dei migliori, sia per le condizioni atmosferiche, sia per il periodo di pesca al cavedano...

Il 16 settembre 2014 si è riproposta l'occasione di portare mia sorella a ripetizione di francese, e non mi sono fatto mancare i soliti lanci nei pressi del fossetto!
Cambio quasi completamente l'assetto di pesca: canna di 2.10 Silstar con il mio caro Mitchell Privilege imbobinato con un buon trecciato senza un finale in nylon (stesso mulinello che utilizzavo anche nel bass fishing attualmente sostituito con uno Shimano 3000), monto la cavalletta jerk della Rebel e incomincio a fare dei lanci in perpendicolare all'altra sponda. Dopo qualche passo e qualche lancio verso monte, due cavedani si fiondano sulla mia cavallettina e uno dei due riesce a mangiarla in un sol boccone, ovvero lui:



Qualche scatto e via nell'acqua!
Successivamente non ho avuto altre catture, ma il divertimento di tirar su un vagone del genere è stato molto più che sufficiente!
Spero di tornare presto a ritestare questo assetto di pesca, e magari pescando anche con piccole esche siliconiche!

Alla prossima e lunga vita allo spinning!

MemmoFishing

giovedì 11 settembre 2014

Il ritorno dei limoncini

Si ritorna a traina leggera di superficie, questa volta cercando di insidiare non più le solite occhiate, ma qualcosa di diverso, tipo lampughe o ricciolette.

La giornata non parte nel migliore dei modi; sveglia intorno alle 7.45, e arrivo alla barca per le 9.30.
Dopo aver trainato fino all'ora di pranzo avevamo imbarcato solo 5 occhiate e ancora io e mia sorella non avevamo variato le specie ittiche.

Dopo una lunga pausa composta da bagno in mare, e pranzo a base di schiacciate ripiene con cotto e fontina, ripartiamo alla ricerca di altri predatori.
Dopo aver avvistato delle barche ormeggiate nei pressi delle secche decido di trainarci intorno e dopo un quarto d'ora sento partire a più non posso l'hyperloop 4000 accoppiato alla giovane autain boat, che si flette come non mai!

A quel punto ero convinto, non poteva essere che lei:

Uno scatto "scuro" 

Uno scatto "chiaro"
Dopo poco tempo decido di ritornare sul punto dove era avvenuta la cattura, ma non avverto niente.
Alla fine le catture stavano per finire quando all'improvviso sento una sfrizionata fortissima alla piccola canna che stava in mezzo, la piccola boat 130. Appena prendo la cannina in mano il pesce non si accingeva minimamente ad essere dolcemente portato verso la barca; sembrava che il filo si fosse completamente bloccato! Questo implica un tipico atteggiamento della ricciola che, appena mangiata l'esca e sentendosi catturata, verte tutta la sua forza verso il fondo, cercando il primo riparo disponibile. Con un'abile manovra della barca a cura di mia sorella, riesco a trovarmi con la lenza in verticale, e riesco di conseguenza a portare il pesce in prossimità della barca, e via con una guadinata a imbarcarlo:


Non sono mai abbastanza gli scatti per un pesce così bello!

Che dire... la giornata si è rivelata un po' altalenante, ma quando si verificano le cattura di questi carangidi viene ricompensato tutto!

Alla prossima,

Guglielmo



lunedì 8 settembre 2014

Ultimate Fishing vol.2

Accidenti! E' veramente da un po' che non scrivevo sul blog, molto, ma molto male! L'unica scusante può essere il fatto che il mare non sia stato dei migliori, cosa che ha coperto praticamente quasi tutta la metà di agosto. Nonostante ciò però mi sono arrangiato pescando con la bolognese dall'ormeggio dove tengo la mia barchina; non potendo uscire pensavo, rimango qui e magari aspetto qualche spigola che mi venga a fare visita. Dopo tante attese e cambi di attrezzature alla fine una è arrivata:

Uno scatto e via nell'acqua

I giorni successivi sono stati passati a rimirare il galleggiante, e le catture si sono viste di meno. Le uniche erano di spigole sotto misura.


Quando il tempo ha incominciato a migliorare si è deciso di ritornare sulle poste dei pagelli fragolini, quelle medesime poste che il primo di giugno fecero un gran furore (vedi Bolentino costiero pre laura), e i risultati sono stati i seguenti:


Nonostante io e mia sorella non siamo tornati a mani vuote, la giornata di pesca si era rivelata particolarmente "difettosa". Alcuni dettagli non riuscivano a soddisfare i requisiti previsti per una giornata di pesca rilassante seppur particolare.
Le esche avanzate sono state utilizzate il giorno successivo per una pescata (con la tecnica della bolognese) a base di triglie e saraghetti, che sono stati congelati per un eventuale frittura!

La volta successiva, ovvero dopo pochi giorni, quanto bastano perchè l'esca utilizzata (coreano rosso) si mantenga viva, siamo ritornati alla volta di questi meravigliosi predatori rosa. La pescata ha contato più meno lo stesso quantitativo di pesce della volta precedente, ma la taglia dei pagelli che facevano da padroni è aumentata, e l'azione di pesca è avvenuta in maniera molto più distensiva, poichè tutte le accortezze tecniche sono state migliorate nella maniera migliore possibile:

I padroni
La pescata totale





Ovviamente tra la mattina e il pomeriggio, una pausa bagno e cibo ci sta!

Alla prossima, sempre con catture a bolentino o a traina, e aspettando... le seppie!

Guglielmo

domenica 10 agosto 2014

Occhiate mattiniere

Giovedì 7 Agosto sono tornato alle ricerche delle occhiate (Oblada Melanura) sulle secche della Meloria.
La tecnica è sempre la solita: traina leggera (o ultra-leggera, ognuno può intenderla come preferisce), con lenze che variano dallo 0.25 allo 0.35 e siliconici di dimensioni molto ridotte.
Le catture si sono riscontrate dopo poco tempo, e rispetto all'ultima pescata, le taglie dei pesci sono aumentate. La pescata è stata effettuata durante le ore calde del mattino, momento non del tutto proficuo per la traina.


Nonostante ciò sono state catturate 14 occhiate di cui una rilasciata perché troppo piccola. 
Come da l'ultimo post a questa parte, sono stati girati diversi video confluiti in un unico filmato, del quale sarà possibile vedere la qualità delle riprese sportive della videocamera GoPro, della quale ancora non avevo testato il valore (nessun scossone e riprese fluidissime in situazioni molto "agitate")



Se il video vi è piaciuto spero di poterne girare altri continuando ad eseguire catture!

Alla prossima,

Guglielmo

venerdì 25 luglio 2014

Bolognese che passione!

Questo è il 25° post sul mio blog ed ancora non ho avuto modo di parlare di una pescata effettuata con una delle tecniche più classiche della pesca, la bolognese.
Non pratico questa tecnica molte volte l'anno, e talvolta quando passo quelle 2-3 orette a guardare e rimirare il galleggiante, non riesco mai a documentare la pescata; questo fa già intuire l'elusività di tale tecnica di pesca.

Ciò che è avvenuto martedì 22 Luglio ha veramente messo a dura prova le mie vecchie canne da bolognese, che di anni ne hanno visti, dato che sono appartenute a mio babbo e quindi sono nate tra gli anni 70 e gli anni 80! Stessa questione vale per i mulinelli, un Mitchell e un Abu Garcia Cardinal forse ancora più vecchi.

L'obiettivo della battuta sono state principalmente la spigole, ma nonostante diverse ore di pesca sono usciti solo pochi esemplari e molto piccoli; il più "grande" fra questi esemplari è stato preso dal mio amico Pietro, colui che mi ha portato sulla posta con il suo gommone



Ovviamente date le dimensione sono state tutte rilasciate.

A questo punto la pescata ha preso una piega molto, ma molto più divertente, poiché dopo poco tempo sono avvenute catture a ripetizione di pesci baffuti, quali Barbi e Pesci gatto, e due cefali oversize, uno pescato da me e uno pescato dal mio amico Pietro





Lo spot presentava una corrente molto forte che spostava in continuazione i galleggianti. questo favoriva un'azione di pesca ripartita pescando in tutto lo spot circostante, e questo ha favorito la ricerca di diverse varietà ittiche, situate in differenti specchi d'acqua.


La cattura più sensazionale è stata di un muggine stimato sopra il chilo, mai pescato da me prima d'ora con una canna da bolognese!
Fortunatamente è stato girato anche un video:


La montature sulle due canne (una di 3 metri e l'altra di 3.50) consistono in due galleggianti di 1.5 grammi l'uno calibrati con una torpilla da 1 grammo, a battuta con un piombino di 0.40 o 0.50. Se dovesse ripresentarsi una situazione di corrente del genere aumenterei sicuramente la dimensione del galleggiante di almeno 0.50 grammi.
Come lenza madre è stata utilizzato uno 0.22 nylon ed un finale dello 0.14 sempre in nylon.

Ovviamente tutti i pesci sono stati liberati; per la prossima volta speriamo di imbatterci in qualche cattura molto più pregiata! 

Alla prossima,

Guglielmo

sabato 19 luglio 2014

Una nuova iniziativa per le occhiate

Se non fosse adesso il momento migliore per andare a pesca quando mai lo sarebbe? Finalmente ho conseguito un titolo importante e la foto sottostante fa intuire già di quale "titolo importante" si tratti.

Laurea triennale in Informatica Umanistica

Da adesso agli inizi di ottobre ho praticamente tutti i giorni liberi per andare a pesca, e spero che MemmoFishing possa riempirsi di nuovi e interessanti post!

Una delle tecniche che non vedevo più l'ora di praticare e che balenava nella mia mente da un bel po' di tempo è la traina leggera rivolta ai predatori di superficie quali occhiate, ricciolette, sugarelli e tonnetti.

Dopo diverse settimane di maltempo ho avuto modo di tornare sulle secche della Meloria per provare alcune nuove attrezzature da tempo in attesa di macinare catture. 
Per le attrezzature in questione si parla della nuova linea di mulinelli, nella misura 4000, Hyperloop Shimano, i più economici della gamma, ma risultati sempre indistruttibili nelle versioni precedenti coadiuvati un buon trecciato (che non avevo ancora adoperato nella traina) e tre nuove canne:
  • Daiwa Sensor Piccola Traina 210
  • Autain Boat 180
  • Caperlan Boat 130
Nella mia piccola imbarcazione tenevo le più lunghe ai lati e la più corta nel mezzo, accanto al motore.

I risultati sono arrivati dopo diversi minuti di traina, e le esche più prolifiche si sono rilevate i raglou nelle misure comprese da 55 mm a 65 mm. Fondamentali sono stati anche gli octopus molto piccoli nei colori misti bianco a rosa.

 
La mia ragazza accanto alla pescata

La pescata sulla panca della barca

Degli esemplari pescati ne sono stati trattenuti 16 e rilasciati 4. La CAP (Carta Nautica Pesca) non rilascia alcun limite di taglia per le occhiate. Ciononostante gli esemplari palesemente piccoli meritano sempre il rilascio. 

Speriamo la prossima volta di imbatterci in altre varietà ittiche più interessanti!

Alla prossima,

Guglielmo

domenica 22 giugno 2014

Primo Bass dell'anno

Era da un po' che non tornavo a Bass Fishing e visto che adesso sto scrivendo la tesi di laurea, è una delle pochissime pesche che ho la possibilità di fare, dato che occupa non più di due ore. 
Ho incominciato pescando con un maxi rotante, il Meps Aglia 3 martellato in rosso; dopo qualche lancio sento una botta su canna ed era lui:


Nonostante le dimensioni si è rivelato un pesce molto combattivo, ed è stato il primo pesce della mia nuova prima canna da casting alcedo modularis H 6'.
Sono riuscito anche a filmare un video del release grazie a mia sorella.


Dopo diversi lanci cambio postazione e dopo un po' riesco a prenderne un altro, però non riesco a portarlo a terra.

Speriamo in pezzature leggermente più grandi la prossima volta e soprattuto speriamo di rivederci a tesi ultimata!

Alla prossima

Guglielmo

giovedì 5 giugno 2014

Bolentino Costiero pre laurea

Ciao a tutti amici di Memmo Fishing! Di recente ho ricevuto l'invito di un amico a partecipare ad una battuta di pesca con la sua nuova barchetta, una lancettina con un 25HP; la 
la sua richiesta era stata di insegnargli il bolentino costiero, tecnica che a me piace veramente molto, dato che sono un grande appassionato della pesca a quei pesci con le sfumature rosa e l'occhione giallo: i pagelli, o paraghi come si chiamano in toscana.

La battuta è incominciata un po' tardino visto che la partenza dal moletto è stata più o meno verso mezzogiorno, ma nonostante questo sono usciti una dozzina di pezzi tra cui due rilasciati perchè troppo piccoli:


8 paraghi, una triglia e un sarago

Direi che questa è stata una pescata "prototipo" e mi piacerebbe poter ritornare la prossima volta ad orari più ragionevoli cercando di aumentare la taglia e la quantità dei pesci.
Nonostante ciò ho avuto modo di ritirar fuori la mia vecchia Italcanna Bolentino, alla quale avevo cambiato la lenza, mettendo un multifibre da 14lb. Risultato? E' stata la canna ammiraglia, superando di gran lunga la Browning Red Power per il numero di pesci imbarcati!

Spero che il prossimo post sia su una nuova piattaforma, e voi vi starete chidendo: perchè questa cosa? Visto che sono prossimo alla laurea in informatica umanistica, e visto che ho sostenuto diversi esami in progettazione e programmazione di siti web, ho intenzione di (ri)scrivere il nuovo memmofishing ex novo, partendo proprio da zero e creandolo esclusivamente da solo, senza il bisogno di appoggiarmi ad una piattaforma "già pronta" tipo blogger, quella sulla quale poggia l'attuale blog del sottoscritto. 
Spero proprio di riuscire ad aprirlo in tempo per il prossimo post!

Alla prossima,

Guglielmo

giovedì 24 aprile 2014

Primi scorfani con Bug Ants 2"

Ben ritrovati, ancora una volta a parlare di rock!
Dopo aver tentato diverse volte la pesca a cavedani e a bass in questi ultimi periodi in freshwater senza risultati, ieri, io e la mia compagna siamo ritornati alla ricerca degli amici spinosi. La giornata è stata particolarmente divertente, nonostante un forte vento di maestrale, motivo per il quale ho aumentato leggermente la dimensione delle mie testine piombate.

Arrivati sullo spot, le catture non hanno tardato ad arrivare, infatti, dopo qualche minuto di pesca e pescando con la carta vincente dello scorso episodio: Aji Shokunin 3" UV Clear Lemon, ha abboccato subito uno dei più belli esemplari mai presi:




Dopo questa cattura ho voluto provare a pescare con un'altra esca, già sopracitata nel titolo, il Bug Ants 2" nella variante Kasago Shokunin, montato con una testina Yamashita 2-2.50g.
Nonostante la selettività di quest'esca, le catture non sono cessate, e gli scorfani non esitavano un attimo a divorarla, anche quelli più piccoli e con un apparato boccale ridotto.




Il più piccolo di tutti...

...dopo questo portachiavi!

La mia ragazza in "Stalking nelle tane"!

Questa giornata si è rivelata estremamente divertente, e nonostante un forte vento di maestrale che non permetteva la pesca in alcuni luoghi, la pescata ammontava a cinque scorfani: i primi due di buone dimensioni, gli altri tutti medio piccoli.
Sono molto contento inoltre di essere riuscito a bucare scorfani pescando con un esca di dimensioni molto generose come il bug ants, e spero che quest'esca mi conceda ulteriori catture!

Alla prossima,

Guglielmo

lunedì 31 marzo 2014

Il tempo cantò la primavera e fu... MOMENTO DI SCORFANI

La primavera è iniziata, e dopo aver visto ben tre episodi della nuova serie di caccia e pesca "Soul of rock" a cura di Andrea Querio (canale sky 236), la voglia di ritornare a pescare a light rock fishing rock è stata molto trainante!

Organizzazione della giornata: io pescavo, la mia ragazza disegnava, e dopo il tutto, saremmo andati a mangiare la pizza insieme a dei nostri amici che ci avrebbero raggiunto a Livorno da Pisa!

lo spot era quello che io in passato definivo gobyland, posto nel quale non tornavo da un bel po' a pescare a light rock, e in cui intendevo ritornare in un periodo tiepido come la primavera e non in inverno, per verificare se il posto fosse stato ricco di scorfani oppure un bluff (oppure fosse rimasto sempre pieno di ghiozzetti!).
Dopo una mezzoretta di pesca ho avuto la risposta: il posto è un repertorio di scorfani: 


With Ecogear Mini Tank e Shirasu Head 0.9

Mentre lo slamo

With Ecogear Aji Shokunin 3"

With Ecogear Aji Shokunin 3"

With Ecogear Power Shirasu 2"



Con un paio di orette di pesca, più o meno dalle 17.30 alle 19.30, la pescata ammontava a quattro scorfani e un ghiozzetto preso di traverso.

Il rock fishing in momenti di attività degli scorfani riesce sempre a regalarmi un sacco di emozioni, specialmente durante i brevi e potenti attimi di combattività di questi pesci che danno il loro meglio cercando, appena allamati, di entrare subito nelle tane: puro divertimento per la mia Solpara SPS-T702M e il mio Daiwa 1500 iA imbobinato con uno nylon 0.16mm Smart!
Lunga vita al rock, e sempre catch e release per i nostri amici delle rocce!


Alla prossima,

Guglielmo

sabato 15 marzo 2014

Una battuta poco convenzionale

O forse... una febbre rosa inaspettata!

Adesso ho superato ogni record per quanto riguarda il "non scrivere sul blog per un lasso di tempo"!

Finalmente ho finito gli esami della laurea triennale, e non avrei mai pensato di scrivere sul blog una battuta svolta in pieno Marzo dedicata al Pagello Fragolino a bolentino, dato che di mia personale consuetudine pratico questa tecnica esclusivamente nel periodo di fine estate.
Ovviamente la consuetudine non la si può paragonare alla relatà oggettiva, la quale esplicita che i paraghi tutto l'anno siano in attività, e variano semplicemente la loro dimensione.

Rispetto alle ultime battute ho implementato le attrezzature con nuove "tecnologie", in particolare:
  1. il mio mulinello (Shimano Hyperloop 6000 FA) è stato imbobinato con un buon trecciato Fireline Berkley 14lb
  2. ad un calamento ho aggiunto le meravigliose Luminous Bait da 6cm e le girelle Vincent T-FOSFO nella misura #6
    Trecciato Fireline
    Luminous Bait
    Girelle a "T" Vincent

    La sensazione di pescare con queste nuove attrezzature è stata esorbitante, in special modo pescando con il trecciato nel mulinello su fondali dai 25 ai 45 metri, percependo anche le minime toccate dei pesci più piccoli.

    Durante questa battuta sono riuscito a battere il record del pagello più grosso mai preso!
    Nonostante non lo abbia pesato, sono riuscito a vedere ad occhio le sue dimensioni ed a capire che sarebbe diventato attualemente il più bel parago mai pescato da me:



    La giornata ha portato avanti diverse catture ma questa è stata quella dominante.
    In tutto abbiamo portato a casa 28 pezzi di cui:
    • 10 pagelli fragolini
    • 3 zerri (Centracanthus cirrus)
    • 15 perchie

    Il mio amico Enrico in pesca


    I nostri amici sulla barca antistante a noi

    La pescata totale

    Enrico al ritorno con il sole di poppa

    La giornata è stata veramente eccezionale, salvo qualche sventagliata di vento qua e la.

    Spero veramente di poterla ripetere, cercando anche più pagelli sopra i 3/4 etti.

    Un grandissimo ringraziamento al mio amico Enrico che mi ha regalato per la seconda volta una bellissima giornata di pesca, di mare e di sole in compagnia di persone dalle quali bisogna solo ascoltare ed apprendere il più possibile dai loro insegnamenti,

    Grazie Enrico!!!


    Alla prossima avventura,

    Guglielmo