giovedì 11 settembre 2014

Il ritorno dei limoncini

Si ritorna a traina leggera di superficie, questa volta cercando di insidiare non più le solite occhiate, ma qualcosa di diverso, tipo lampughe o ricciolette.

La giornata non parte nel migliore dei modi; sveglia intorno alle 7.45, e arrivo alla barca per le 9.30.
Dopo aver trainato fino all'ora di pranzo avevamo imbarcato solo 5 occhiate e ancora io e mia sorella non avevamo variato le specie ittiche.

Dopo una lunga pausa composta da bagno in mare, e pranzo a base di schiacciate ripiene con cotto e fontina, ripartiamo alla ricerca di altri predatori.
Dopo aver avvistato delle barche ormeggiate nei pressi delle secche decido di trainarci intorno e dopo un quarto d'ora sento partire a più non posso l'hyperloop 4000 accoppiato alla giovane autain boat, che si flette come non mai!

A quel punto ero convinto, non poteva essere che lei:

Uno scatto "scuro" 

Uno scatto "chiaro"
Dopo poco tempo decido di ritornare sul punto dove era avvenuta la cattura, ma non avverto niente.
Alla fine le catture stavano per finire quando all'improvviso sento una sfrizionata fortissima alla piccola canna che stava in mezzo, la piccola boat 130. Appena prendo la cannina in mano il pesce non si accingeva minimamente ad essere dolcemente portato verso la barca; sembrava che il filo si fosse completamente bloccato! Questo implica un tipico atteggiamento della ricciola che, appena mangiata l'esca e sentendosi catturata, verte tutta la sua forza verso il fondo, cercando il primo riparo disponibile. Con un'abile manovra della barca a cura di mia sorella, riesco a trovarmi con la lenza in verticale, e riesco di conseguenza a portare il pesce in prossimità della barca, e via con una guadinata a imbarcarlo:


Non sono mai abbastanza gli scatti per un pesce così bello!

Che dire... la giornata si è rivelata un po' altalenante, ma quando si verificano le cattura di questi carangidi viene ricompensato tutto!

Alla prossima,

Guglielmo



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