martedì 21 luglio 2015

La danza dei cuda

Finalmente si torna in mare! E come? Con la pesca della mia vita: la traina (leggera o ultraleggera)!
Le iniziali uscite di prova con la barca (dico di prova perché quest'anno ho applicato alla mia piccola imbarcazione una serie di accorgimenti tecnici: musone di prua per salpare meglio l'ancora, sacca stagna che ottimizza lo spazio, e tanti altri piccoli dettagli che favoriscono la navigazione, ma soprattutto lo spazio di pesca) sono consistite in qualche pescata di arselle e un serra che, come al solito non sono riuscito ad allamare (da un anno a questa parte mi definisco il "cileccatore" ufficiale di serra)!

Non soddisfatto dal sotto costa, ho deciso di ritornare su spot leggermente diversi, distanti circa 6 miglia di navigazione, e fondale fangoso misto roccia e poseidonico. Le batimetriche sulle quali ho trainato variavano dai 2 ai 10/11 metri e le catture iniziali sulle batimetriche basse sono consistite in piccole occhiate che ho provveduto a rilasciare. Con l'incrementarsi della batimetrica, le catture si facevano sempre più voluminose e infine, su una decina di occhiate rilasciate perché sotto misura, ne sono uscite 15 di buona taglia. Il mio arsenale era composto da quelle canne che trovate anche citate in questo post, ma in più se ne aggiunta un'altra a dir poco devastante: la Tecnofish Aguglia 4lb, una canna da traina che ho avuto modo di acquistare alla fiera della pesca di Carrara presso Art & Pesca, di Matteo Danubio che saluto! Che dire... una purosangue per questa tecnica di pesca; è stata la padrona indiscussa della giornata, accoppiata ai sempreverdi Shimano Hyperloop 4000 RB. 

La giornata non era finita mentre stavo percorrendo l'ultima rotta. L'Hyperloop dell'Aguglia incomincia a cantare... Pensai "wow, magari sarà un sugarello visto che le zone rocciose stanno per finire e stanno iniziando quelle fangose" e invece non era così. Quando la sagoma distava quindici metri dallo specchio di poppa ho notato subito che era un cuda... Un Barracuda! Giusto il tempo di notarlo e partono anche le altre due canne! Salpo il primo, in preda all'emozione e alla gioia e vado sulla canna più lontana. La canna di mezzo poteva andare dove voleva tanto aveva il Baitrunner. Riesco a salpare anche il secondo e il terzo sfortunatamente taglia la lenza. Non mi era mai successo di imbattermi in un branchetto di Barracuda (Sphyraena viridensis) in uno spot che batto oramai da quasi 20 anni! Da non confondere con il luccio di mare (Sphyraena Sphyraena). 

Ecco a voi alcuni scatti:

Il primo imbarcato (la mia ragazza, essendo impaurita da questi pesci, è saltata dalla parte opposta della barca! Motivo per il quale la foto risulta un po' imperfetta!)

La coppia!

Una delle occhiate, ancora la taglia non è delle migliori ma cresceranno...

... un'altra occhiata! Catturata con Yo-zuri squid skirt!

Che dire... Ne sono capitate di cose insolite presso le secche della Meloria, ma queste fra tutte è la più insolita di tutti! 
Il giorno dopo successivo sono tornato per vedere se riuscivo a fare un altro incontro ma non ho ritrovato questi predatori. Probabilmente erano solo di passaggio!

Alla prossima, sempre su MemmoFishing,

Guglielmo aka Memmo




Nessun commento:

Posta un commento

aggiungi un commento